DELTA FORCE
Sottotitolo: Tour al
Delta del Po – giro di un giorno del 2019
Si sa che per i Vespisti del nostro Club, le maggiori soddisfazioni li
danno i percorsi montani con le curve ed i tornanti, ma ogni tanto, bisognerà
pur cambiare. Detto, fatto; dai monti direttamente al mare, anzi al mare e al fiume.
E che fiume… Il Po ed il suo Delta.
Per la programmazione del giro, ci affidiamo agli esperti. Rudy Z.,
originario del luogo, trapiantato poi in quel di Piazzola sul Brenta, si offre
per la preparazione dell’itinerario e la ricerca di una location per soddisfare
i nostri appetiti culinari in fatto di specialità locali. I palati del Vespa
Club sono delicati!
Gli intrepidi Vespisti annotatisi per questa uscita sono Alessandro
I., Andrea F., Fulvio P., Carlo R., Matteo F., Rudy Z., Stefano C., Carlo R. e
Maurizio P., quest’ultimi con zavorrine al seguito (Italia e Federica).
Giuseppe C., in vacanza con moglie e figli a Bibione, partirà in solitaria per
raggiungerci poi a Cavarzere. Gagliardo!!
Rispetto alle solite uscite il posto di ritrovo, inusuale ma di
prestigio, è di fronte a Villa Camerini a Piazzola sul Brenta, cornice e sfondo
perfetti per le foto di rito.
Mi accordo con Fulvio P. per incontrarci a casa sua per poi ripartire
e recuperare Matteo F., due new entry, ma solamente in fatto di
uscite. Leggenda narra che tutte le new entry abbiano avuto il
battesimo del Club inaugurando la tuta anti pioggia. Col caldo che c’è, pare
impossibile…
7.55. Giungiamo a Piazzola sul Brenta e già troviamo Stefano C. e Maurizio
P. con la compagna, in attesa. Ore 8.10 tutti presenti. Belli, in parata di
fronte a cotanta Villa, pronti per la foto… Si arresta una gazzella dei
Carabinieri e ci scruta tutti, noi e mezzi compresi. Oh, oh,. Guai in vista?
Macchè! Per fortuna il brigadiere, originario della Sicilia, è possessore
anch’egli di una Vespa e si mette a dialogare con noi!! Vuoi vedere che il
Presidente, riuscirà a piazzare una nuova tessera l’anno prossimo?
Il sole già si fa sentire e qualcuno dalla pelle già abbronzata, si
mette subito a suo agio. Noooo. Ho dimenticato la crema solare protettiva. Con
la carnagione chiara che ho, sarà un disastro di scottatura!!! Mi sono affidato
alla memoria per preparare quanto serve, ma ho miseramente fallito! Per fortuna
che Rudy Z., corre in aiuto ai presenti, con abbondante crema con fattore di
protezione 50!!! L’abbigliamento dei partecipanti è vario e rispondente alle
esigenze di ognuno. Coperti con pantaloni lunghi jeans e scarpe ginniche (in
caso di cadute, non si sa mai) o simil-eleganti con mocassino (moglie: non te
vorè mia andare in giro vestio come i singani?), ai più audaci pantaloncini e
maglietta maniche corte, sfidando la sorte. Mancano solo all’appello gli
infradito… Che strano…
Partiamo in anticipo, via Padova, Saonara, Piove di Sacco, Pegolotte, col
risultato che siamo a Cavarzere alle 9.30. Appuntamento con Giuseppe C. alle
ore 10.15, come stilato sulla road map dal Presidente, ma evidentemente in
maniera molto approssimativa. Non ci resta che oziare al bar. Che brutta cosa!…
Alle 10.25 un grido: “Eccolo che arriva”. Neanche un bicchiere d’acqua al
malcapitato che ripartiamo: il giro è lungo.
Lontani dalle strade delle località balneari, ci inoltriamo dapprima
nella campagna a tratti un po’ noiosa dell’entroterra rodigino passando per
Cavanella d’Adige e Rosolina, per poi addentrarci nello spettacolare dedalo di
fiumi e corsi d’acqua delle Valli.
Giungiamo quindi a Porto Levante dove prendiamo possesso, mediante
annessione, di un lembo di terra issando la bandiera del Vespa Club Camisano
Vicentino, come da testimonianze fotografiche, col vessillo spiegato al vento.
A metà giro, dopo aver attraversato la località Scanarello è prevista
la sosta pranzo, presso la trattoria I Valligiani a Cà Venier. Spaghetti con le
vongole e un fritto misto a dir poco eccezionali, acqua e vino a volontà per €
25,00 a testa... Da tornarci sicuramente anche
prossima domenica!
Ripartiamo con la nostra esplorazione attraverso le valli private ed i
suoi incantevoli paesaggi, toccando Porto Tolle, fino ad arrivare alla spiaggia
in località Barricata, la parte più a sud della sacca di Scardovari, dove a
causa di un divieto di accesso non visto e della Polizia Locale ivi presente,
ci è quasi costato € 85,00 di sanzione a testa!
Il caldo cocente ci impone poi altra sosta in riva al mare in un noto
locale; sono un po’ insofferente alla calura estiva. D’altra parte siamo a
luglio. Il tempo scorre e dopo aver proseguito per Gorino Sullam, Oca Marina,
con fugace sosta presso il museo di Cà Vendramin, per alcuni anni abitazione
del nostro accompagnatore, rientriamo verso casa per la Romea (Taglio di Po,
Porto Viro, Rosolina, Chioggia).
Il tempo si fa minaccioso e buio. Le raffiche di vento aumentano di
intensità e fatichiamo a tenere le Vespe in strada. Si impone una sosta e
troviamo rifugio presso un distributore. Per fortuna! Indossiamo le nostre tute
antipioggia e appena terminata l’operazione, comincia un diluvio, misto a
grandine. La leggenda continua!
Domino. Tutti sanno cos’è. È un gioco da tavolo con mattoncini
numerati. Effetto domino. I mattoncini che cadono uno dietro l’altro. Auto,
moto, camper e scooter, sono stipati sotto la copertura della stazione di
servizio. Ha inizio la grandine e cade di traverso data la direzione del vento.
I grani di ghiaccio colpiscono la mia Vespa. Cerco di spostarla, ma dato
l’angusto spazio rimanente, scendendola dal cavalletto, urto accidentalmente
quel tanto che basta, la vespa di Rudy Z., la quale scende dal suo e si
appoggia ad un sostegno della pensilina, non prima di aver toccato nel retro,
facendola scendere a sua volta dal cavalletto, la Vespa di Matteo F. fresca di
restauro. Le ire e le invocazioni al Signore da parte mia, non sortiscono
effetto. La bufera con tuoni e saette incombe di già! Un paio di strisci, il
bordo scudo ammaccato è il risultato. Cxxxo!
Dopo una mezzora, la pioggia cala di intensità e riprendiamo la via
del rientro, salutando Giuseppe C. che devia per andare a Bibione (che la
fortuna lo assista!). Arriverà comunque sano e salvo a destinazione.
Come al solito, poi, alla spicciolata rientriamo alle nostre
abitazioni, percorrendo un tratto di tangenziale data l’ora già tarda.. Le
Vespe si sono comportate bene, eccetto quella di Matteo F., che a motore caldo
non vuole saperne di riaccendersi e fa i capricci. Il dottore la attende di
già...
Mi si impone un ringraziamento doveroso a Rudy Z. che ha organizzato
al meglio il tragitto e prenotato il ristorante con un menù superbo, ai
partecipanti per la bella e ottima compagnia nei 300 km di strada, in attesa di
nuove avventure con il Club.
07.07.2019 Alessandro
I.
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